19 Apr
19Apr

È ormai  passato il tempo dell’energia dormiente invernale, del quasi tutto fermo, e ci si ritrova nella stagione della Primavera, la stagione del risveglio. La natura dolcemente si apre, si muove, le giornate sono più miti, la notti si accorciano, lo Yin perde la sua prepotenza lasciando il posto alla nascita dello Yang. 

Analizziamo ora questi elementi facendo una comparazione tra macro e microcosmo, mettendo in relazione quello che accade in questa stagione in natura con quello che succede dentro di noi.

In natura e in tutte le cose, l' elemento che spesso si sottovaluta, ma che modella e rende possibile l’esistenza di qualsiasi forma di vita è il MOVIMENTO. 

Attraverso il movimento si rende possibile la vita ovvero la relazione tra Yin e Yang. In assenza del MOVIMENTO, Yin e Yang non entrerebbero in relazione e di conseguenza non esisterebbe la vita.  

Ed ecco che allora  il “Movimento”, veicolatore di agenti vari, può spostarsi  più o meno rapidamente esprimendosi  in modo: corretto, stagnante, forte, 

Prendendo in considerazione l’aria, il suo movimento rende possibile la vita attraverso lo spostamento di: gas, nuvole, semi, pollini, batteri, particelle… Quando il movimento è piacevole, dolce, coerente tutto va bene ed è in equilibrio, ma quando diventa molto forte tipo uragano, oppure quando è assente ovvero stagnante, crea una condizione di squilibrio e patogena, chiamata VENTO. 

Tale condizione  si manifesta  con maggiore evidenza nella stagione primaverile. 

Internamente. Il movimento è in stretta relazione con il sistema funzionale del fegato. Il fegato in equilibrio ha il compito di diffondere, (mettere in movimento) il Qi ed il sangue portando particelle vitali e nutrimento in tutto il corpo, Anche qui il Movimento non corretto viene chiamato VENTO. 

Ecco allora che: fegato, primavera, movimento, vento, crescita. sono strettamente in relazione, come in natura, anche nel corpo umano. La condizione patogena è legata ad uno squilibrio del sistema funzionale del fegato; è così che parliamo di VENTO interno. Troppo VENTO (movimento) non è più funzionale ma è patogeno. Il Vento interno e il Vento esterno oltre alle rispettive condizioni possono interagire tra loro: il vento esterno può entrare all’interno come il vento interno viene portato all'esterno.

Il vento è il veicolo attraverso cui altri fattori climatici invadono il corpo come il freddo, il calore, l’umidità e la secchezza.  Se il soggetto non è in equilibrio e la sua energia difensiva non è ben radicata, il vento permette l’apertura dei pori della pelle ed il patogeno riesce a penetrare nell’ organismo. Abbiamo quindi  le sindromi da vento esterno che riguardano principalmente i polmoni, la pelle, le articolazioni, il volto, quali: avversione al freddo, sudorazione, cefalea, tosse, congestione nasale, torcicollo, prurito diffuso e migrante, etc. 

Il vento interno invece deriva principalmente  da un disequilibrio a carico del fegato e  quindi da una forma di movimento incontrollato eccessivo o mancante. Si evidenziano quindi tremori, spasmi, epilessia, tic., convulsioni, vertigini, acufeni, deviazioni della bocca, ictus, stati di incoscienza, paralisi, morbo del parkinson.

Con il Qi Gong in questo particolare periodo lavoreremo molto con gli esercizi che mettono in circolazione l’energia stagnante del fegato ed eliminano quella patogena, non dimenticando però che un fegato energeticamente scarico, mancherebbe di quella forza di diffusione, di creatività, voglia di movimento che   lo caratterizza quando è in equilibrio. Quindi alle pratiche di eliminazione dell’energia patogena e di dispersione verranno associate pratiche per nutrire il sistema funzionale del fegato in modo adeguato.

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